Accatastamento fabbricati: quando è obbligatorio farlo

accatastamento fabbricati

Quando si realizzano nuove costruzioni o vengono effettuati lavori edili in un’immobile esistente che provocano delle variazioni delle unità immobiliari come ad esempio il frazionamento o la fusione di due fabbricati, è necessario aggiornare i dati catastali avviando la pratica di accatastamento fabbricati. Se i dati catastali non vengono aggiornati e non viene presentata la domanda di accatastamento si rischia di incombere in una sanzione amministrativa da parte dell’Agenzia del Territorio. Vediamo come procedere.

L’accatastamento fabbricati si rende indispensabile per censire gli immobili, per assegnare la cate-goria catastale corrispondente al fine del calcolo delle spese fiscali dell’Imu. Le categorie catastali dei fabbricati derivano dalle caratteristiche tecniche e fisiche che vengono assegnate all’immobile censito al Catasto.

In quali casi è obbligatorio l’accatastamento fabbricati?

Il documento DOCFA del catasto fabbricati deve contenere tutti i dati catastali relativi alla descrizione del fabbricato e dev’essere dichiarazione Docfa (Documenti catasto fabbricati), che contiene i dati descrittivi e tecnici dell’immobile, deve essere inoltrata nei seguenti casi:

• Accatastamento fabbricati di nuova costruzione;
• Cambi di destinazione d’uso degli immobili (modifiche dei volumi interni, fusioni o frazio-namento di immobili);
• Immobili costruiti su aree urbane, sopraelevate oppure su un’area di corte;
• Fabbricati che non producono redditi urbani.

Quali fabbricati non devono essere accatastati?

L’accatastamento degli immobili non è obbligatorio per le seguenti tipologie di costruzione:

• manufatto che presenta una copertura fino a 8 m²;
• serra destinata alla coltura e difesa delle piante sulla superficie naturale;
• vasca di accumulo per irrigare un terreno;
• manufatto senza coperture;
• Pollaio, porcile, tettoia, casotto, pozzo ecc. che non superano 1,80 m di altezza ed un volume di 150 m³;
• manufatto senza fondazioni;
• Immobili che sono ancora in costruzione;
• Costruzione degradata (collabente);
• Infrastruttura di rete pubblica.

Come accatastare un fabbricato

La comunicazione dev’essere presentata obbligatoriamente dal proprietario dell’immobile tramite un documento redatto da un professionista abilitato, iscritto all’Albo (geometra, ingegnere, architetto ecc.) entro e non oltre 30 gg dall’avvenuta abitabilità del fabbricato. In caso di ritardo o di mancata presentazione della domanda di accatastamento fabbricati è prevista una sanzione pecuniaria in base alle leggi vigenti.